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Novembre 20, 2023Francesco Castelli, architetto, meglio conosciuto con il nome di Borromini, è stato uno dei maggiori esponenti del Barocco. Se vi trovate a Roma e siete amanti delle opere scultoree risalenti a quel periodo storico, non potete perdervi di ammirare quelle del Borromini. Ci sono dei posti della Città Eterna, in cui è possibile apprezzare le opere di Borromini, ma dove si trovano? Continuate a leggere quest’articolo e lo scoprirete!
Sommario
Borromini vita e opere: cosa sappiamo di questo eccellente architetto?
Il Borromini nasce nel 1599, in un paesino del Canton Ticino, di nome Bissone. In giovane età lascia il suo paese per recarsi in Lombardia e formarsi come scultore ed intagliatore di marmi presso il Duomo di Milano, questo fu il periodo in cui il Borromini sviluppò eccellenti capacità sia creative che tecniche.
Lo scultore si reca a Roma nel 1619 dove riceve il suo incarico proprio a San Pietro, qui verrà messo sotto l’ala protettiva dell’architetto Maderno, che riconoscendo le sue spiccate doti, gli affida diversi lavori all’interno della Basilica, ma non solo, lo incarica anche di compiere delle opere per Sant’Andrea della Valle e Palazzo Barberini. Quando Maderno morì, nel 1629, Borromini divenne l’assistente del Bernini, con il quale negli anni a seguire ebbe parecchi scontri, tuttavia, la loro collaborazione durò fin tanto che non portarono a termine il Baldacchino di San Pietro e altre opere all’interno del Palazzo Barberini. In seguito, i due decisero di prendere strade diverse e di separarsi.
Il Borromini, successivamente, diede sfogo alla sua vena artistica a San Carlo alle Quattro Fontane ed a Sant’Ivo alla Sapienza, dove l’artista introdusse forme ellittiche, linee concave, convesse ed illusioni prospettiche. Anche in altri importanti luoghi della Capitale è possibile vedere le opere di Borromini, come ad esempio presso l’Oratorio dei Filippini, il Collegio di Propaganda Fide e la Chiesa di Sant’Agnese in Agone.
Quando salì al trono papale Alessandro VII Chigi, al Borromini non vennero commissionate più opere, questo lo gettò in un tale stato di depressione che bruciò i suoi disegni e decise di uccidersi pugnalandosi al petto. Morì il 3 agosto del 1667 e venne seppellito, per sua volontà, accanto al suo maestro Maderno, presso la Chiesa di San Giovanni dei Fiorentini.
Rivalità d’altri tempi: Bernini vs Borromini
La rivalità tra il Bernini ed il Borromini era risaputa nella storia dell’arte della Capitale, moltissimi sono gli aneddoti raccontati a riguardo. Uno tra tanti le orecchie d’asino che il Borromini fece sulla facciata del Palazzo di Propaganda Fide proprio di fronte alla finestra del Bernini, per ricordargli che gli aveva soffiato la direzione dei lavori. I due artisti erano agli antipodi, anche se entrambi sono stati grandi esponenti del barocco romano, il talento del Borromini si esprimeva maggiormente nell’architettura, proporzioni e facciate geometriche, mentre il Bernini esprimeva la su arte specialmente nella scultura.
Le opere di Borromini da non perdere
Sono molteplici le opere di Borromini che non dovete assolutamente perdere se vi trovate in vacanza nella Città Eterna. Iniziate con il visitare Sant’Agnese in Agone in Piazza Navona, che rappresenta un esempio del tipico stile barocco delle opere di Borromini. Qui l’artista interviene in corso d’opera dando il suo personale contributo alla facciata, facendo una superficie concava a cui ai lati inserisce due campanili, mettendo in evidenza la cupola centrale eretta su un alto tamburo. Rientra tra le opere di Borromini anche la sistemazione della famosa Cripta di Sant’Agnese.
È opera del Borromini anche la sistemazione degli spazi interni di San Giovanni in Laterano, della navata centrale, delle dodici edicole in cui sono inserite le statue degli Apostoli e delle navate laterali, tutte in rigoroso stile barocco. Tra le chiese barocche più importanti di Roma, vi è San Carlo alle Quattro Fontane, rinominata da romani “San Carlino” per le sue piccole dimensioni, una delle opere di Borromini più originali rimasta incompiuta a causa della morte dell’artista. Dall’esterno noterete subito la facciata divisa in sei scomparti e con il portale sormontato da una nicchia con la statua di San Carlo. Anche l’interno è armonico con linee sinuose delle pareti che ospitano delle piccole nicchie e la cupola, concepita in modo da dare l’illusione di maggiore profondità.
Notevoli le opere di Borromini anche in due palazzi storici della città, quali Palazzo Barberini e Propaganda Fide. Nel primo l’artista si è dedicato alla famosa Scala Elicoidale, mentre porte e finestre traggono ispirazione, modernizzate, da quelle progettate da Maderno per San Pietro. Alla ristrutturazione del Palazzo Propaganda Fide, Borromini è succeduto a Bernini, dedicandosi al rifacimento della facciata laterale ed anche ad opere interne come la Cappella dei Re Magi.
Presso la Chiesa di Sant’Andrea delle Fratte, rimarrete sicuramente stupiti nel visionare il maestoso campanile opera del Borromini, a base quadrata con capitelli nella parte inferiore e angeli nella parte superiore. Queste sono soltanto alcune delle opere di Borromini che potrete osservare recandovi a Roma, ma ne troverete molte altre anche presso Palazzo Carpegna, la Chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza, Palazzo Falconieri, la Galleria Prospettica di Palazzo Spada, la Chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori, Palazzo dei Filippini, la Chiesa di San Giovanni dei Filippini ed il Tempietto di San Giovanni in Oleo.
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